Corpi, 2016 – Grafite, carta Favini, legno, vetro, acrilico Numero di elementi variabili, 32 x 25 x 3 cm cad.
[…] La più titanica delle nuove sfide è quella che vede l’artista alle prese con la catalogazione delle stelle: paradigma di una impossibilità che nel tempo ha stimolato l’uomo a trovare nuove soluzioni nella battaglia per la conoscenza. Ispirato dalle costellazioni, appigli nel vuoto che uniscono stelle lontanissime e difformi in un disegno fantastico, e dalle prime classificazioni, affidate alle donne che nel tempo compresero come associare il colore degli astri alla loro vecchiaia, nasce Corpi (2016), semplici punti nel vuoto nero di un foglio di carta. Un unico segno, netto e scintillante di grafite, viene corredato dalla denominazione dell’astro secondo la codifica adottata, tra il XVI e XVII secolo, da Johann Bayer, giurisita e astronomo tedesco autore del primo atlante stellare. […]
Serena Trinchero (dal testo critico della mostra FLAT alla Srisa Gallery of Contemporary Art, 28 ottobre 2016)