Canto

Canto, 2010 – Video, colore, 11’16”

Raffaele Di Vaia attraverso l’occhio della telecamera, isola un frammento visivo di forte intensità poetica, in cui il Canto di un uccellino, costretto a comunicare dalla situazione d’emergenza, rimane inascoltato, e finisce per confinare maggiormente il piccolo animale, costruendogli attorno una gabbia d’incomunicabilità. Il titolo dell’opera attua un gioco linguistico sottolineato dalla posizione della proiezione del video: l’uccellino è chiuso dal suo canto (nel senso sonoro del termine) nel suo canto (nel senso di “cantuccio”).

Irene Balzani, Irene Innocente (dal testo critico della mostra B-Label, Private Flat #6 – Firenze)