Sonni, 2007 – installazione, sequenza di 9 monitor in verticale, 9 video con durate diverse in loop.
[…] Infine, i nove video che compongono l’opera Sonni(2007), seppur realizzati alcuni anni prima rispetto agli altri lavori in mostra, sembrano riannodare a ritroso i fili della recente ricerca dell’artista. In questo incessante susseguirsi di micro-sonni, tesi a restituire visivamente quel momento breve, intenso e al contempo destabilizzante, che si frappone tra l’addormentamento e il risveglio, lo spettatore si ritrova immerso – al pari dell’artista che li ha pensati e agiti in prima persona – all’interno di una claustrofobica e solipsistica fuga domestica dominata dai toni scuri del grigio e del nero. La tecnica di ripresa a infrarossi, impiegata per le inquadrature “in soggettiva” degli intervalli onirici, oltre ad accentuare il carattere opprimente e allucinatorio di questi ultimi, sgrana i contorni degli elementi appena riconoscibili (quali maniglie, scale, porte…) su cui si posa fugacemente l’occhio in cerca di un possibile orientamento visivo. L’effetto sfocato e sfuggente delle immagini, che prefigura una stretta correlazione con le successive opere grafiche dell’artista, appare indirizzata a sconfessare la trascrizione verosimigliante e oggettiva della realtà da parte del medium filmico, nel tentativo di fare di quest’ultimo, al pari del disegno, uno strumento attraverso cui addentrarsi nei meandri della mente.
Alessandra Acocella (dal testo critico della mostra Vicolo cieco, Galleria Lato – Prato)